Roberto Assagioli, psichiatra italiano la cui vita ha abbracciato la fine dell’Ottocento e gran parte del Novecento (1888-1974), ha introdotto la parola “psicosintesi” nel 1926 e nel corso della sua lunga vita ne ha descritto il significato in una accezione sempre più ampia e inclusiva.
Chi, individui o gruppi, oggi attua la psicosintesi nei suoi principali campi (autoformazione, medicina, psicoterapia, counseling, educazione, relazioni interpersonali e tra gruppi ecc.) lo fa (1) nel rispetto di alcuni principi di base che lo rendono parte dell’ampio e inclusivo movimento psicosintetico e (2) attraverso un insieme di concezioni, metodi e tecniche che fanno parte di uno specifico modo di esprimere la psicosintesi, frutto del personale e particolare percorso di vita e formazione, delle tecniche e prassi apprese, della propria visione esistenziale.
