Ascoltare in modo profondo
“Ascolto profondo” significa prestare una completa attenzione all’altro e al suo racconto. Non solo quindi al racconto dell’altro ma all’altro nella sua interezza, di cui il racconto verbale è una manifestazione.
L’ascolto è “profondo” quando si fonda su disponibilità, accoglienza, non giudizio e non critica, attenzione concentrata, capacità di dimorare con calma nel silenzio, ascolto di sè.
L’ascolto profondo è molto importante per ognuno nella conoscenza e comprensione di sé e per realizzare incontri con gli altri positivi e intimi.
Nelle relazioni d’aiuto (volontari, insegnanti, educatori, infermieri, assistenti sociali, counsellor, psicologi, psicoterapeuti, medici, ostetriche, fisioterapisti, etc) saper offrire un ascolto profondo è una competenza fondamentale.
L’ascolto profondo è un atteggiamento di fondo (anche in questo senso “profondo”) attraverso il quale stabiliamo una relazione; non è solo uno dei vari interventi che si utilizzano nella cornice di una relazione d’aiuto, quali le domande, gli inviti ad elaborare, le riformulazioni o le interpretazioni. È molto di più che rimanere in silenzio ad ascoltare l’altro che ci parla e si racconta.
