Nome scientifico
Dicliptera squarrosa nota anche come Dicliptera suberecta, Jacobinia suberecta o Firecracker Plant
Descrizione generale
Specie erbacea perenne o sub-arbustiva appartenente alla famiglia delle Acanthaceae. Ha portamento a ciuffo o arbustivo compatto, di solito alto e largo tra 45–60 cm. Presenta foglie ovali, verde-grigiastre, coperte di peluria setosa, piacevolmente vellutate al tatto. I fiori tubolari, bilabiati di colore rosso-arancio intenso, sono raggruppati in infiorescenze terminali, da estate a autunno.
Il nome del genere Dicliptera ha un’etimologia interessante che viene dal greco antico: δι- (di-) = “due” e κλιπτήρ / κλειπτής (klipter / kleipter) = “barriera, serratura, chiusura” (dal verbo kleíō = chiudere). Quindi Dicliptera significa letteralmente “con due chiusure” o “due valve che chiudono”. L’origine del nome si riferisce alla morfologia del frutto/calice: infatti nel genere Dicliptera i frutti sono capsule biloculari che si aprono con due valve, un carattere tipico che ha ispirato la denominazione botanica.
Habitat e distribuzione
Origine: regioni del Cerrado, come Perù, Bolivia, Paraguay, Argentina settentrionale, Uruguay e sud-est del Brasile. Predilige ambienti caratterizzati da clima secco stagionale, come foreste semidecidue o savane tropicali.
Cura colturale
- Esposizione: predilige il pieno sole ma tollera una leggera ombra.
- Terreno: ben drenato; anche calcareo, sabbioso o povero; evita ristagni d’acqua.
- Irrigazione: moderata; tollera siccità estiva una volta ben radicata.
- Resistenza al freddo: tolleranza fino a ca. –6 °C (zona USDA circa 9a); in climi più freddi è consigliabile coltivarla in vaso e proteggere in inverno.
- Potatura: dopo la fioritura o all’inizio della primavera, una potatura drastica favorisce nuova vegetazione.
- Moltiplicazione: facile mediante talee erbacee, oppure da seme o rizoma.
- Malattie e parassiti: generalmente resistente, ma talvolta soggetta a attacchi da bruchi o insetti succhiatori.
Ecologia e impieghi
- Attrae colibrì, farfalle e api grazie ai fiori tubolari ricchi di nettare.
- Utilizzata per scopi ornamentali, come specie apicola, foraggio d’emergenza, e in alcuni casi come erbaccia tollerante al glifosato.
Riepilogo scheda
| Caratteristica | Dettagli principali |
| Famiglia | Acanthaceae |
| Portamento | Erbaceo perenne / sub-arbusto (45–60 cm) |
| Foglie | Ovalate, grigio-verde, pelose |
| Fiori | Rosso-arancio tubolari, estate-autunno |
| Habitat | Americhe meridionali, regioni secche stagionali |
| Esposizione | Sole pieno (tollera ombra leggera) |
| Terreno | Drenante, anche povero o calcareo |
| Irrigazione | Moderata, tollera siccità |
| Resistenza freddo | Fino a –6 °C (USDA 9a) |
| Moltiplicazione | Talee, semi, rizomi |
| Malattie | Generalmente sana; può subire attacchi da bruchi o afidi |
| Impollinatori | Colibrì, api, farfalle |
| Usi | Ornamentale, apicola, foraggera, specie resistente alle diserbanti |
| Semi | Circa 2 mm, verrucosi; germinazione faneroepigea |
| Adattamento | Radici contrattili; produzione di stoloni/rizomi rafforza la sopravvivenza |
Arrivo nel mio giardino: da un villaggio vacanze in Corsica.

AB luglio 2025

